sabato 13 dicembre 2025

ROUTE 66 - RIEPILOGO TAPPE

 

ROUTE 66

TABELLA POST PUBBLICATI

Ecco qui sotto tutti i link dei post pubblicati dedicati alla MOTHER ROAD.

 

TAPPE

(Clicca sulle barre degli Stati)

 

 



 

 

 



  


 

 



venerdì 12 dicembre 2025

ROUTE 66 - IL SOGNO

 


Rieccomi con il mio SOGNO.  Nell'ultimo post avevo pubblicato qualche scatto della Route nel tratto che attraversa l'ARIZONA. 

Il mio sogno si conclude con questo post con le foto dedicate alla ROUTE 66 in NEVADA e in CALIFORNIA.


Il tratto del Nevada sulla Route 66 è breve ma iconico, principalmente un'deviazione da Kingman (Arizona) verso Las Vegas, attraversando il deserto del Mojave e offrendo viste spettacolari sul Colorado River, con punti di interesse come Willow Beach e con una deviazione verso la città del peccato: LAS VEGAS.


Las Vegas è un’oasi di luci nel mezzo del deserto: casinò scintillanti, hotel scenografici che sembrano parchi a tema e un’energia che non dorme mai. Tra spettacoli incredibili, buffet epici e neon ovunque, è il posto dove tutto sembra possibile… almeno per una notte!
Ecco qualche scatto





Lasciamo il Nevada e ci addentriamo nell'ultimo tratto della Route. Questo ultimo tratto si svolge in CALIFORNIA.


Il tratto californiano della Route 66 è l'epico finale del viaggio, un'immersione nel deserto del Mojave con paesaggi vasti e solitari, passando per località storiche come Needles, Goffs (con la suggestiva Goffs Road), Victorville (con il Museo della Route 66) e San Bernardino (con il Wigwam Motel), per poi sfociare nel Pacifico a Santa Monica (Pier), simbolo della fine del sogno on the road, tra cartelli iconici e un'atmosfera di libertà e nostalgia

   



Il viaggio sulla Route 66 si conclude qui, ma il sogno che prima o poi lo farò, continua a vivere. Ogni miglio che si percorrerà, ogni cittadina che attraverserò, ogni volto che incontrerò lungo la strada lascerà un segno indelebile, trasformando la polvere dell’asfalto in ricordi preziosi. La “Mother Road” non è solo un itinerario geografico: è un cammino interiore, un invito a rallentare, ad ascoltare, a lasciarsi sorprendere.
La foto della Route 66 finiscono qui, ma il viaggio — quello vero — prima o poi incomincerà. 

GRAZIE A MIO FIGLIO PER LE FOTO DEL SUO VIAGGIO !!!!

martedì 9 dicembre 2025

VIAGGIO A BUDAPEST


 🌿 IL TEATRO DELL'OPERA

Il Teatro dell'Opera di Budapest (Magyar Állami Operaház in ungherese) è uno dei maggiori esempi di architettura neorinascimentale. Si trova a Pest in Andrássy út 20. Costruito da Miklós Ybl tra il 1875 e il 1884, è un edificio riccamente decorato, ed è considerato uno dei suoi capolavori. In stile neorinascimentale con elementi barocchi, è arricchito con affreschi e sculture di Bertalan Székely,Mór Than e Károly Lotz. Di fronte alla facciata vi sono le statue di Ferenc Erkel, compositore dell'inno nazionale, e del compositore classico Franz Liszt, entrambe di Alajos Stróbl.


Un'altra statua attira l'attenzione prima di entrare nel teatro. Si tratta della statua di una SFINGE  una statua meravigliosa e accattivante che attira la tua attenzione.


L'ATRIO 


L'atrio del Teatro dell'Opera di Stato ungherese, progettato dall'architetto Miklós Ybl nel 1884 in stile neorinascimentale, è un'area di grande sfarzo e opulenza. Presenta elementi architettonici e decorativi lussuosi che riflettono l'importanza culturale del luogo. 

Caratteristiche principali
La Grande scalinata: Una caratteristica centrale dell'atrio è la sua imponente scalinata, un elemento scenografico che cattura l'attenzione dei visitatori.
Decorazioni sfarzose: L'ambiente è arricchito da ricchi decori dorati e altri dettagli decorativi visibili fin dall'ingresso.
Ampiezza degli spazi: L'atrio e i locali dell'ingresso sono ampi e spaziosi, consentendo un'accoglienza imponente per il pubblico.
Affreschi e statue: Il soffitto è decorato con affreschi e sono presenti statue di compositori, che contribuiscono a creare un'atmosfera elegante e colta.
Accesso gratuito: È possibile accedere gratuitamente all'atrio per ammirare la ricca decorazione interna, anche senza assistere a uno spettacolo. 

Ecco qualche scatto






Purtroppo non ho avuto modo di visitare l'interno del teatro quindi non ho potuto fare qualche scatto della bellissima sala. 
Qui di seguito uno scatto preso dal Web.




Con le sue dimensioni colossali, la Sinagoga Ebraica di Budapest è la seconda più grande del mondo, superata solo da quella di Gerusalemme. 

È alta 53 metri, larga 26 metri ed ha posti per 2.964 persone, 1.492 uomini e 1.472 donne.
La sinagoga fu costruita fra il 1854 e il 1859, secondo il progetto dell’architetto viennese Ludwig Forster. Lo stile predominante della sinagoga è il moresco, con tocchi bizantini, romanici e gotici.
Nel corso degli anni, la Sinagoga di Budapest ricevette molti atri nomi: la Grande Sinagoga, la Sinagoga Dohány o la Sinagoga del Tabacco (“dohány” vuol dire tabacco).


Visitare la Sinagoga

L’interno della Grande Sinagoga di Budapest è ampio e maestoso, con alti archi moreschi, colonne decorate e un soffitto riccamente dipinto. La sala di preghiera è dominata dall’Aron ha-Kodesh (l’armadio sacro) e da grandi vetrate che filtrano una luce calda, creando un’atmosfera solenne e suggestiva.


Durante il tour visiterete anche il cimitero ebraico e l’Albero della Vita, una scultura simile a un salice piangente, dove ogni foglia mostra il nome di un ebreo assassinato nell’Olocausto. Questa scultura fu costruita nel 1991.


In conclusione, il Teatro dell’Opera e la Grande Sinagoga di Budapest raccontano due anime complementari di Budapest: quella artistica e quella spirituale. Tra musica, architettura e memoria, questi luoghi non sono solo monumenti, ma vere esperienze che restano nel cuore e rendono la città ancora più affascinante.

Grazie per la vostra visita e mi raccomando ritornate a visitarmi per altre foto e altre avventure.